FALQUI, UNA STORIA TUTTA ITALIANA…AGLI ITALIANI BASTA LA PAROLA!
Il mitico slogan “Basta la parola” entra attraverso la tv nelle case degli italiani e inizia a vivere anche nel linguaggio comune...
E' Tino Scotti il protagonista della prima serie dei mitici Caroselli Falqui, trasmessa durante i primi anni ’60, che diede non solo notorietà e successo al famoso Confetto ma decretò l’ingresso di quello slogan così efficace nelle case degli italiani anche attraverso la TV ed iniziò così ad essere utilizzato nella parlata comune...
Ancora oggi lo slogan “Basta la parola” viene usato nelle conversazioni più svariate. Dalla satira, ai post dei social networks, alle frasi comuni dette fra amici e familiari, negli articoli di giornalisti... Uno slogan usato spesso e in maniera più o meno garbata, a volte efficace per ciò che si vuole intendere, altre volte in modo assai fantasioso e forse anche un po’ a sproposito…
“Basta la parola” fu inventato da Marcello Marchesi, anche per sopperire al divieto di utilizzare all’epoca in pubblicità la parola “lassativo” ed ottenne subito un grande successo.
Oggi il famoso slogan continua a vivere, non solo nell’identità e nella comunicazione Falqui, ma anche nel linguaggio degli italiani. Basta la parola: per intendere che l’efficacia e il senso della comunicazione possono stare anche racchiuse in una sola parola (qualunque essa sia…), evocativa ed esplicativa più di mille altre parole messe insieme.
Ma cosa significa “torrido”? Scopriamolo con il Maestro Tino Scotti in questo Carosello, tenendo a mente che stiamo assistendo ad una trasmissione del 1959, un’altra epoca come si può notare anche dal linguaggio.
Buona visione a tutti e… Falqui, basta la parola!