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Lo sapevi? Nel 1957 il primo Carosello e regole precise di comunicazione pubblicitaria


Uno spettacolo vero e proprio, con pochissimi secondi di pubblicità all’inizio e alla fine. Queste le regole tassative che decretarono il successo straordinario del Carosello che ancora oggi vive nel ricordo di milioni di italiani allora bambini…

3 milioni di italiani il 3 febbraio del 1957 guardavano il primo carosello della storia della televisione, sulla RAI. Un evento che trasformò le abitudini degli italiani, oltre a produrre effetti straordinari sui consumi grazie anche all’efficacia della sua struttura comunicativa. Aveva infatti regole di realizzazione ben precise che andavano rispettate rigorosamente.

“BAMBINI A LETTO DOPO IL CAROSELLO!” - Così dicevano le mamme e i papà…e ancora oggi questa frase riecheggia nei ricordi di quanti allora bambini, raccontano – con la stessa meraviglia – di caroselli serali tanto attesi, tra risate, suspense, avventura in un continuo di nuove piccole grandi storie. Tutti in attesa di quello spettacolo, capace di riunire tutta la famiglia, adatto ai grandi ed anche ai piccini...

LE REGOLE DEL CAROSELLO - Il carosello riuniva ogni sera dopo il telegiornale, 4 filmati della durata limitata  - 2 minuti e 15 secondi ciascuno – e doveva configurarsi essenzialmente come puro spettacolo, prevedendo pochissimi secondi di pubblicità. Ogni storia era accompagnata da un “codino” esplicitamente pubblicitario che non doveva durare complessivamente oltre i 15 secondi (5 in testa e 10 in coda). Limiti anche alle parole in TV: non si poteva dire lassativo e l’olio d’oliva era puro (non extra vergine)

GRANDI NUMERI E PERSONAGGI FAMOSI - Dal 1957 al 1976, anno dell’ultimo Carosello, andarono in onda più di 7200 filmati, entrati nella storia della pubblicità grazie anche alla bravura di registi, sceneggiatori, autori ed interpreti di fama nazionale ed internazionale della Televisione, testimonial di successo dei prodotti pubblicizzati. Dai registi famosi Luciano Emmer, Federico Fellini, Gillo Pontecorvo, Pupi Avati, (…) a personaggi straordinari come Ernesto Calindri, Tino Scotti, Giorgio Albertazzi, Walter Chiari, Mina, Adriano Celentano, Mike Bongiorno, Alberto Sordi, Gilberto Govi, Frank Sinatra, Jerry Lewis e molti molti altri ancora…

Per milioni di italiani ancora oggi la memoria si lega indelebilmente ai quei prodotti e a quelle Aziende che in quei vent’anni di Carosello hanno conquistato la fiducia del consumatore, entrando così nella storia del nostro Paese. Un successo di marchio che ancora oggi prosegue, come nel caso di FALQUI, che proprio nel 1957 con lo suo storico confetto presentò il suo primo carosello intitolato “La buona scelta” e interpretato dal famoso attore Tino Scotti. Fu il primo indimenticabile di una lunga serie che portò nelle case degli italiani il Confetto Falqui e che nel tempo diede via via sempre più notorietà al Marchio, garanzia di rispetto, qualità e sicurezza per il consumatore, rendendo intramontabile il famoso slogan di Marcello Marchesi “FALQUI, BASTA LA PAROLA”.
 

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